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Il diritto al proprio stile di pensiero perché dietro ogni atipicità, dietro ogni differenza si nasconde una caratteristica personale, un’opportunità, spesso un talento.

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perchè LAVORIAMO SUL POTENZIAMENTO SCOLASTICO

La nostra esperienza ci fa notare come negli anni sia cambiato nei bambini e nei ragazzi il modo di processare le informazioni, di apprendere e non di meno, di pensare. Ci fa notare come sia questo divario tra una nuova struttura delle menti delle ultime generazioni e una vecchia struttura educativa, didattica, culturale a creare la base per i disagi scolastici, ma anche relazionali ed esistenziali, che crescono tra la nuova generazione.


Le certificazioni di Dislessia, Discalculia, ADHD, DSA e il disagio scolastico, spesso conseguente, sono in vertiginoso aumento. Dai nostri studi, confermati dalle più recenti scoperte delle neuroscienze, sappiamo che le menti di oggi processano i pensieri in modo sempre più complesso, divergente e ricco, utilizzando un mix di immagini mentali, sensazioni ed emozioni in modo associativo, velocissimo e non sequenziale. 


Il sistema scolastico, invece, è ancora strutturato secondo un modello di insegnamento e di verifica che prevede menti verbali, sequenziali, convergenti ovvero quelle che costituivano la maggioranza per millenni fino a qualche decennio fa. 


Affinché le nuove menti non si trovino in difficoltà di apprendimento è importante aiutare la persona a diventare consapevole e capace di padroneggiare i propri complessi processi cognitivi, ed è importante collaborare per formare e costruire una comunità educante nuova, evoluta e più efficace, che riconosca i diversi stili di pensiero e dedichi risorse e attenzione ad ognuno per favorire l’apprendimento secondo ogni stile.

Ogni mente è un dono.

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OLTRE IL DISAGIO SCOLASTICO E RELAZIONALE 

In Liberamente non ci approcciamo al disagio del minore partendo dalla misurazione delle DIS-abilità, ossia dalla quantificazione della distanza fra le prestazioni del ragazzo in difficoltà e quelle “normali”, tipiche, bensì si cercano i punti di forza di quella particolare mente.


È fondamentale inoltre accogliere e condividere la situazione emotiva che è innescata (rabbia, ansia da prestazione, disistima, inibizione ad apprendere...) instaurando una relazione empatica con la persona affinché si senta capita, accolta e mai giudicata.

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    Poniamo il focus sulle caratteristiche che rendono unica la persona e la sua mente e lavoriamo per l’emersione delle sue risorse e per la padronanza delle proprie caratteristiche, in modo che diventino un'opportunità per la persona (e quindi per la società) anziché un problema.  Ogni individuo, infatti, ha una struttura mentale caratteristica che necessita di venire riconosciuta e valorizzata in particolar modo durante il percorso di crescita e di apprendimento scolastico.


    Crediamo nel diritto ad ogni stile di pensiero e nelle potenzialità di ogni individuo.


    Liberamente accompagna i ragazzi attraverso percorsi che aiutano a riconoscere i propri processi di pensiero facendo emergere in ognuno le caratteristiche individuali percettive, cognitive, e di apprendimento sviluppando CONSAPEVOLEZZA, PADRONANZA E CENTRATURA. 


    I metodi usati sono frutto di lavoro del nostro Centro Studi sulle più recenti scoperte delle neuroscienze, elaborati attraverso la nostra esperienza. MetaplayR e Brave Brains&The Beast  sono due strumenti originali ideati dal Centrostudi di Liberamente che utilizziamo con bambini e adolescenti.

"Io credo che quando Dio ci ha creati non poteva mettere ogni cosa a posto. Così Egli deve aver tralasciato qualcosa in ognuno di noi. Non è importanto quello che ha tralasciato, ma che qualsiasi cosa ha messo dentro di noi, ognuno cerchi di capire cosa ha di speciale questa cosa e la sviluppi al meglio."


Malcom Alexander, scultore dislessico 

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Neuroatipicità E APPRENDIMENTO INCLUSIVO A TREVISO

Nel 1998 la sociologa Judy Singer coniò il termine neurodiversità come sinonimo di biodiversità neurologica: Secondo questa idea, siamo tutti neurodiversi proprio perché, sebbene apparteniamo alla stessa specie, non esiste un cervello uguale a un altro.


Nella infinita varietà della neurodiversità umana possiamo però notare che alcune persone condividono un certo numero di caratteristiche rispetto ad altre. NEURO-TIPICO è il termine che si riferisce a chi ha le funzioni cerebrali, i comportamenti e i processi psicologici considerati standard o tipici. Significa che il cervello funziona nel modo in cui la società si aspetta!


Una parte minore della popolazione (che alcuni situano tra il 15 e il 20%) invece condivide uno sviluppo neurologico sotto alcuni aspetti differente dalla maggioranza, descritto da un punto di vista statistico come atipico. Queste persone sono definite neuroatipiche o neurodivergenti, e tra loro possiamo trovare individui autistici, dislessici, ADHD, tourettici, discalculici, disgrafici ecc. NEURO-DIVERGENZA o NEURO-ATIPICITA’ è il termine che indica quando il cervello di una persona elabora, apprende e/o si comporta in modo diverso da quello considerato “tipico”. 

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    A scuola per esempio succede che alcuni non riescano, nonostante si applichino tantissimo, a usare la mente in modo da soddisfare le richieste che vengono loro rivolte dalla scuola o dall’ambiente perché hanno caratteristiche e modalità “atipiche”per i processare le informazioni e  per  apprendere. 


    ADHD, Dislessia, autismo sono alcuni esempi come anche l’alto potenziale cognitivo (GIFTED), che è solo un’altra faccia della stessa medaglia.


    I bambini neuro-ATIPICI sono complessi perché spesso difficili da comprendere e quindi da affiancare nella loro crescita, mettono in crisi gli adulti, richiedono una sintonizzazione particolare. Lo scopo è quello di  far sentire il ragazzo artefice e consapevole del percorso verso il superamento delle sue difficoltà, e contemporaneamente compreso nelle manifestazioni che lo portano a essere definito dagli adulti in “difetto”.


    La NEUROATIPICITA’ è un arcobaleno di colori a varie gradazioni, che rendono unica ogni persona.  Caratteristiche individuali nel modo di processare le informazioni, di apprendere e di pensare che, da ostacoli apparenti, diventano  punti di forza se padroneggiati.


    Il diritto al proprio stile di pensiero.

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STILI DI PENSIERO E STILI DI APPRENDIMENTO

La mente di ogni persona processa le informazioni in entrata ed in uscita secondo canali percettivo-cognitivi soggettivi, cioè ha un proprio stile di pensiero. 

Si può pensare per parole, per immagini o per sensazioni corporee o per tutto insieme contemporaneamente.

Durante il percorso scolastico questo si manifesta con modalità che non sempre rispondono esattamente al modello didattico classico, generando situazioni di svantaggio o importanti difficoltà in bambini e ragazzi che non rientrano nella tipica e prevalente modalità di apprendimento logico-sequenziale. 


Si ha uno STILE VERBALE se si pensa con la voce nella mente e quindi con le parole, se, invece si pensa con le immagini, si ha uno STILE VISIVO, se  poi si capisce facendo esperienza e si ragiona con le sensazioni del corpo e le emozioni, si è dotati di uno STILE CINESTESICO.

La scuola, normalmente, funziona attraverso una modalità verbale e visiva. Solo in alcune circostanze si utilizza il “fare” che è una modalità che si avvicina ai pensatori cinestesici.


Per vivere l’apprendimento, la scuola e le relazioni con serenità occorre diventare consapevoli del proprio stile di pensiero e acquisirne la padronanza.


Pertanto Liberamente si propone di operare, secondo un orientamento centrato sulla persona e sul suo stile di pensiero, e non sulle eventuali diagnosi, per favorire e stimolare la crescita e il potenziamento intellettuale e psicologico dei minori in disagio scolastico e relazionale.

Diamo ad ogni bambino la possibilità di esplorare le potenzialità della propria mente, di conoscerne le caratteristiche e di liberare i propri talenti.


  • Ogni individuo ha il suo stile di pensiero
  • Ogni bambino ha la sua modalità di apprendimento 
  • Ogni ragazzo ha il suo talento
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NATIVI DIGITALI E MENTI VISUO-SPAZIALI

Dall’inizio del nuovo millennio e in particolare negli ultimi 10 anni i bambini sono cambiati! 


Sembra un’ovvietà se si pensa che sono i nativi digitali, nati con uno smartphone in mano …..in realtà si tratta di un cambiamento che non riguarda solo le abitudini o attitudini dei bambini/ragazzi, ma a che fare proprio con l’ ”architettura” mentale delle nuove generazioni. Un’ evoluzione che necessità di attenzione e di cambiamenti da parte degli adulti di riferimento, genitori, insegnanti, educatori e del sistema didattico in generale.


La mente dei  bambini e dei ragazzi di oggi è molto complessa e dotata di capacità nuove, proprio perché non funziona con le parole o con le immagini, bensì con una produzione associativa, non sequenziale, divergente, velocissima e infinita di immagine 3D e sensazioni connesse.

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    È la mente che funziona con uno stile di pensiero VISUO-SPAZIALE (definizione di Ronald D. Davis), un dono se la persona ne è consapevole e sa padroneggiarla, un grande ostacolo se il bambino ne è sopraffatto. 


    I PENSATORI VISUO-SPAZIALI funzionano con un pensiero associativo non sequenziale: una modalità spontanea di processare i pensieri per via non semantica, utilizzando immagini mentali tridimensionali, in cui il pensiero si sviluppa per associazioni analogiche e alogiche e non in modo sequenziale e secondo un processo logico-razionale.


    È uno stile di pensiero che comporta particolari talenti e capacità, ma anche molti problemi con i meccanismi tradizionali di apprendimento normalmente applicati nella scuola, basati invece sulle caratteristiche del pensatore verbale. Se non padroneggiata dalla persona, e non capita dall’adulto mette in difficoltà e può far sfociare in diagnosi e certificazioni di DSA dislessia, discalculia, asperger, che spesso risolvono solo in parte il disagio. I bisogni educativi speciali che possono riguardare un disturbo ma allo stesso tempo anche un potenziale, come nei soggetti GIFTED, vanno oltre un protocollo scolastico. Per questo la visione di Liberamente è di GUARDARE OLTRE, lì dove si trovano risorse, potenzialità e capacità non capite e quindi non espresse.


    Irrequieti, distratti, pigri, indolenti, assenti, ipersensibili, sono gli alunni che gli insegnanti definiscono ‘sulle nuvole', sognatori ad occhi aperti spesso molto creativi e “avanti” , altre volte lentissimi e bloccati, nella maggior parte dei casi, per la scuola, alunni difficili. Questi bambini o ragazzi sono la nostra specialità


    A scuola sembrano disorientati, non capaci, come li chiamiamo noi, dei PICCOLI ALIENI  e spesso, quando arrivano a Liberamente si sentono falliti, incapaci e sicuramente incompresi.


    Sono i bambini che trovano casa presso la nostra Associazione che ha il privilegio di aver condiviso queste scoperte e intuizioni e di averle trasformate in un percorso di supporto, che sostiene e aiuta a comprendere le strategie più efficaci per poter trasformare il linguaggio scolastico, prevalentemente frontale e verbale, nel linguaggio e nelle modalità adatte a questo tipo di intelligenze e di pensiero. Attraverso il nostro metodo Metaplay ®  si impara a conoscere la complessità della propria mente, a padroneggiarla e a gestirla.

Una scuola richiede di rinnovare continuamente il modello, interpretando sempre di nuovo le esigenze, i suggerimenti diretti o indiretti, la cultura spontanea, i bisogni di quei dati bambini, di quel dato bambino, in quell’anno, quel giorno.


Una fatica terribile, ma la sola necessaria.


Si può esser utili al bambino solo se si è pronti a rinnovarsi continuamente, ad adattarsi alla sua crescita, a mettere in discussione il proprio bagaglio culturale e tecnico, la propria idea del mondo.


In un’impresa educativa il programma non dovrebbe essere l’elenco delle cose che ci proponiamo di ottenere dai bambini, ma
quelle che dobbiamo fare noi per essere utili ai bambini.


GIANNI RODARI "Scuola di fantasia" 1974

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DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E CERTIFICAZIONI:

LA PATENTE DELLA MENTE

La posizione ufficiale di Liberamente rispetto ai Disturbi Specifici di Apprendimento e alle relative “etichette” e certificazioni  è la seguente:


  • rifiutiamo le “etichette” IN QUANTO STIGMA, perché molto spesso creano più danno del problema stesso (perché vissute come marchio, malattia, situazione definitiva e irreversibile, condanna, ma anche alibi, pretesto per arrendersi, da parte del minore, o per lavarsene le mani da parte di genitori e insegnanti);
  • crediamo che ogni persona abbia una struttura mentale caratteristica (così come non esistono due impronte digitali uguali, non esistono due cervelli uguali); che si viene delineando attraverso l’interazione con l’ambiente;
  • constatiamo che alcune di queste persone non riescono a usare la mente in modo da soddisfare le richieste che vengono loro rivolte dalla scuola o dalla società, perché hanno altre peculiarità, che aspettano solo di venir valorizzate;
  • affermiamo che è sempre possibile attivare “percorsi neuronali dormienti”, perciò è compito dell’Assistente che ha in carico il ragazzo individuare quali percorsi alternativi, fra quelli approvati dall’Associazione, possono essere più efficaci;
  • crediamo che una componente essenziale del processo di superamento delle difficoltà sia l’atteggiamento emotivo positivo, strettamente collegato con l’autostima, che va attivato mediante la relazione educativa positiva, la metacognizione e il gioco.


La nostra esperienza ci insegna  quanto sia importante sostenere i ragazzi in un percorso di consapevolezza: noi la chiamiamo LA PATENTE DELLA MENTE.

Sintonizzarsi con il minore è come aprire la porta di una strada che facciamo per un tratto insieme, per accompagnare bambini e ragazzi a prendere la “patente” della propria mente, a prendere consapevolezza delle proprie peculiarità uniche e a sviluppare fiducia in sè stesso e nei propri mezzi.  L’ascolto attivo è la chiave della comunicazione.


Ogni percorso comincia sempre da un primo importante incontro in cui il minore è il protagonista di uno spazio che coinvolge due senior Counsellor Professionisti che danno ascolto autentico alla sua personale percezione rispetto alla realtà che vive, familiare, scolastica e relazionale.


Un’esperienza spesso inedita per i  genitori che sperimentano l’ascolto del figlio senza parlare e intervenire. 

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RICHIEDI UN COLLOQUIO INFORMATIVO

Per avere un colloquio informativo gratuito o prenotare un incontro preliminare potete chiamare la segreteria o lasciare un messaggio WhatsApp, verrete richiamati in giornata. 

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